Contatti Istituzionali di Weitzecker Giacomo

Istituzione Descrizione Note Allegati
Società Geografica Italiana
Nel maggio 1883 Weitzecker fu presentato da Cesare Correnti alla Società Geografica Italiana, di cui divenne socio corrispondente dal 1886, pur iniziando a scrivere articoli sul suo «Bollettino» quasi immediatamente dopo il suo arrivo alla stazione missionaria di Leribe; Nel 1887, intraprese per conto della SGI un viaggio a Kimberley in compagnia del pastore e missionario valdese Luigi Jalla allo scopo di documentare le condizioni di vita e di lavoro di un gruppo di emigrati italiani impiegati nelle miniere di diamanti, missione su cui scrisse sei relazioni pubblicate con il titolo complessivo Alla ricerca degli Italiani dell’Africa Australe, e per la quale ricevette dalla Società Geografica una medaglia d’argento.

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Société des Missions Évangéliques de Paris (SMEP o Mission de Paris)
Dopo alcuni contatti con il pastore e missionario francese François Coillard, chiese al Sinodo valdese tenutosi nel settembre di quell’anno l’autorizzazione a partire con la moglie per l’Africa al servizio della Société des Missions di Parigi. La scelta della destinazione cadde sulla regione del Basutoland, area di cui esisteva all’epoca una scarsissima conoscenza, ma che divenne cruciale nel decennio seguente a causa delle tensioni tra inglesi e boeri.
 
 
Dal 1891 fino al 1894 fu agente itinerante della Société des Missions, di cui era stato nominato missionario onorario, posto sotto l’alta sorveglianza della Tavola Valdese dal 1893, e nel 1894 divenne pastore a Pomaretto, dove restò fino all’emeritazione nel 1909, quando si ritirò a Torre Pellice, e dove morì il 23 marzo 1911.

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Museo valdese di Torre Pellice
Durante gli anni permanenza in Africa, inviò numerosi oggetti e reperti di interesse etnografico ai musei di Roma (l’attuale Museo Pigorini), di Parma (Museo di Storia naturale dell’Università), di Torre Pellice (Museo valdese) e di Torino.

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Museo delle Civiltà - Museo nazionale preistorico ed etnografico "Lu
Durante gli anni permanenza in Africa, inviò numerosi oggetti e reperti di interesse etnografico ai musei di Roma (l’attuale Museo Pigorini), di Parma (Museo di Storia naturale dell’Università), di Torre Pellice (Museo valdese) e di Torino.

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Museo di Storia Naturale di Parma dell’Università di Parma
Durante gli anni permanenza in Africa, inviò numerosi oggetti e reperti di interesse etnografico ai musei di Roma (l’attuale Museo Pigorini), di Parma (Museo di Storia naturale dell’Università), di Torre Pellice (Museo valdese) e di Torino.

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Fondazione Centro Culturale Valdese

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