Luoghi Visitati da Coїsson  Auguste

Località Stato Periodo Note Riferimenti
Kazungula Zambia 1889-1902
Sposatosi il 18 febbraio 1897 con Enrichetta Margherita Nisbet, figlia del missionario scozzese Henry Nisbet e di Lidia Lantaret, partì con lei per il campo di missione dello Zambesi dove li aveva destinati il Comitato della Società delle Missioni di Parigi, ma dove arrivarono solo l'anno dopo, avendo dovuto abbandonare tutti i bagagli nel deserto del Kalahari per un'epidemia di buoi e tornare a Palapye, allora ultima stazione della ferrovia. Lì Augusto, sotto la guida del missionario Paul Davit, imparò il sesouto e lì nacque la primogenita Emilia Adele (Lily) che fu a sua volta maestra missionaria nello Zambesi dal 1920 al 1939.
 
A Kazungula, la Conferenza missionaria li inviò a fondare una nuova stazione vicino alle Cascate Vittoria (1899) dove innanzi tutto dovettero costruirsi le abitazioni e la cappella. Intorno a loro si raggrupparono a poco a poco i primi coloni bianchi mentre i lavori per la prosecuzione della linea ferroviaria avanzavano rapidamente; il lavoro pastorale si rivolse, così, non solo agli abitanti autoctoni ma anche alle maestranze impegnate in questa enorme impresa.
 
A Kazungula era nato Francesco (1899-1917), alle Cascate Vittoria (in lingua locale Mosy oa Thunya, cioè Il fumo che tuona) nacquero Enrico (1900-1941), che seguendo le orme dei genitori lavorò per la missione svedese in Eritrea, e Giovanna Margherita (Jeannette) (1902-1991) infermiera in Gran Bretagna.
 
Durante il loro primo congedo in Italia nacque Roberto Augusto (1903-1990)
Livingstone Zambia 1904-1907
Al ritorno in Africa fu assegnato a Livingstone, la città fondata per ordine dell'amministrazione coloniale a due chilometri dalla stazione missionaria, nacque Elena Edith (1904-1986)  
Mabumbu Zambia 1907-1912
Nel 1907 i Coïsson furono trasferiti nel Nord del paese, a Mabumbu e poi a Sefula dove fondarono e diressero fino al 1933 la Scuola Normale (magistrale) che preparava gli insegnanti indigeni di cui la missione aveva bisogno per estendere la propria influenza in tutti i villaggi, anche i più lontani.
Séfula Zambia 1913-1933
Alla fine del secondo periodo di congedo, lasciati a Torre Pellice i sei figli, tornarono a Sefula dove nel 1913 nacque il settimo figlio Giovanni (Koki), che rimase con loro fino al 1919 quando lo portarono a Torre Pellice, durante un congedo in Europa.
 
Nel 1933 i missionari Coïsson tornarono definitivamente a Torre Pellice, dove continuarono a spendere energie per l'opera missionaria.