Georges Reutter

Dettaglio Missionario

Anno di Nascita
1875
Luogo di Nascita
La Chaux de Fonds, Svizzera
Nazionalità
Svizzera
Anno di Morte
1946
Luogo di Morte
Losanna
Attività
Pastore protestante e missionario

Biografia

Nasce in Svizzera nel 1875 a La Chaux-de-Fonds, già fu terra natale di tanti illustri missionari (Paul Berthoud ed Henri-Alexandre Junod, per esempio). Frequentò l’Accademia di Neuchâtel e nel 1894 ottenne un diploma di maturità federale. Avviò quindi un percorso universitario in medicina a Ginevra e a Losanna che gli conferì il titolo di dottore nel 1901. In questi anni partecipò alla sezione ginevrina della società Zofingia, un circolo associativo studentesco volto a promuovere il patriottismo e il liberalismo in seno alla Confederazione elvetica.
La ricerca non ha ancora fatto luce sul percorso di fede di Reutter, né sui suoi passi di avvicinamento al mondo missionario. È però certo che nel 1902 Georges s’imbarcò con la moglie Marguerite, per conto della Società delle missioni evangeliche di Parigi, per l’Africa. Destinazione: Barotseland (attuale provincia occidentale dello Zambia). In questo paese l’attività missionaria era fiorente da almeno un quindicennio.
Ma le difficoltà lo erano altrettanto. Una di esse riguardava la sanità. Ed è proprio nel settore sanitario che Reutter si distinse. Stabilitosi a Sesheke, sulle rive dello Zambesi superiore, creò una stazione medica. Immediatamente si attivò nel combattere la malaria, problema molto sentito in quegli anni e giustamente associato alle punture di zanzara Anopheles. Reutter sfruttò il principio attivo del chinino – un estratto della corteccia dell’albero della china già noto per le sue virtù antimalariche – e ne diffuse l’uso a titolo preventivo. Promosse altresì alcuni “nuovi” concetti abitativi, come alloggi a pareti chiuse con zanzariere sulle porte e sulle finestre. Ma anche prefabbricati in lamiera, facilmente smontabili e rimontabili, che saranno usati come ospedali ambulanti. Stilò una serie di raccomandazioni igieniche – comprese le norme più basilari (proteggersi la testa dall’irradiazione solare) – che diffuse non soltanto nella missione operante lungo il fiume Zambesi, ma anche in Europa, dove, a seguito dei suoi appelli e dei suoi trattati, vennero raccolti fondi per sviluppare abitazioni missionarie salubri in Africa. Di tutta questa operatività, essenzialmente centrata sul benessere della missione stessa e delle azioni compiute relativamente alle popolazioni autoctone, si sa molto poco. Una ricerca in questo senso sarebbe molto utile.
Reutter soggiornò in Africa in due momenti distinti. Il primo si situa fra il 1902 e il 1912. Il secondo, meno noto, parrebbe situarsi fra il 1924 e il 1930. Oltre ad esercitare la professione di medico e chirurgo, coltivò anche un profondo interesse per gli oggetti etnografici: è stato infatti uno dei principali donatori e venditori di collezioni africane ai Musei di etnografia di Ginevra e Neuchâtel (di quest’ultima città fu anche membro corrispondente della società geografica a partire dal 1905). Un’altra sua passione, coltivata con profitto, fu quella della fotografia: innumerevoli sono infatti i suoi scatti a Sesheke, Leauli, Sefula, Victoria Falls e altre località “missionarie” che fiancheggiano il fiume Zambesi (scatti, spesso e volentieri, usati per produrre cartoline ufficiali della Missione di Parigi).
Reutter morì in clinica a Losanna nel 1946, a poco più di settant’anni, in seguito stando ai necrologi ad un incidente subito negli anni Trenta – in occasione di un congresso medico a Bruxelles – dal quale non si sarebbe più rimesso. Ciò non gli impedì, durante il secondo conflitto mondiale, di collaborare attivamente con la Croce Rossa di Ginevra.

Fonti Bibliografiche