Luoghi Visitati da Nisbet Coïsson Enrichetta Margherita

Località Stato Periodo Note Riferimenti
Kazungula Zambia 1898-1903
Sposatasi il 18 febbraio1897 con il pastore valdese e missionario Augusto Coïsson, partì con lui per il campo di missione dello Zambesi dove li aveva destinati il Comitato della Société des Missions Évangéliques di Parigi, ma dove arrivarono solo l'anno dopo, avendo dovuto abbandonare tutti i bagagli nel deserto del Kalahari per un'epidemia di buoi e tornare a Palapye,nel Bechuanaland, allora ultima stazione della ferrovia. Lì nacque la primogenita Emilia Adele (Lily) che divenne a sua volta maestra missionaria nello Zambesi dal 1920 al 1939.
 
Arrivati infine a destinazione a Kazungula, la missione li inviò a fondare una stazione missionaria vicino alle Cascate Vittoria (1899). Intorno a loro si raggrupparono a poco a poco i primi coloni bianchi mentre i lavori per la prosecuzione della linea ferroviaria avanzavano rapidamente; il lavoro pastorale si rivolse, così, non solo agli abitanti autoctoni ma anche alle maestranze impegnate in questa enorme impresa.
 
A Kazungula nacque Francesco (1899-1917), alle Cascate Vittoria (in lingua locale Mosy oa Thunia) nacquero Enrico (1900-1941), che seguendo le orme dei genitori lavorò per la missione svedese in Eritrea, e Giovanna Margherita (Jeannette) (1902-1991) infermiera in Gran Bretagna. Durante il loro primo congedo in Italia nacque Roberto Augusto (1903-1990) anch'egli missionario nello Zambesi dal 1926 al 1961.
Livingstone Zambia 1904-1907
Dopo il congedo annuale la famiglia tornò in Africa a Livingstone, la città fondata per ordine dell'amministrazione coloniale a 2 km dalla stazione missionaria, nacque Elena Edith (1904-1986) che lavorò all'Orfanotrofio femminile di Torre Pellice.
Mabumbu Zambia 1907-1908
I Coïsson furono trasferiti nel Nord del paese, a Mabumbu, dopo l'esperienza a Livingstone. Tuttavia nel 1908 Margherita tornò in Italia per occuparsi dei figli poiché la zia era malata, lasciando il marito solo a Mabumbu.
Séfula Zambia 1913-1933
Alla fine del secondo periodo di congedo, lasciati a Torre Pellice i sei figli, tornarono insieme al marito a Sefula dove nel 1913 nacque il settimo figlio Giovanni (Koki), che rimase con loro fino al 1919 quando lo portarono a Torre Pellice, durante un congedo in Europa.
 
Nel 1933 i missionari Coïsson tornarono definitivamente a Torre Pellice, dove continuarono a spendere energie per l'opera missionaria.